Pianeta Madre Kree, Accademia Militare. Qualche tempo fa.

Ronan entra nella sua stanza, condivisa con suo fratello:"Rogan, ho fatto una grande scoperta".
Il minore alza lo sguardo dai libri che sta studiando:"Quale?".
"Ecco, guarda, questi documenti parlano di un esperimento compiuto dai nostri avi nel cosiddetto Sistema Solare: hanno creato una razza intera!".
"Sì, ne avevo sentito parlare".
Ronan fa uno sguardo torvo:"E perchè non me ne avevi mai accennato?".
Rogan si ritrae istintivamente:"Scusa, non immaginavo potesse interessarti".
"Tutto il glorioso passato del nostro grande popolo è di mio interesse. Quello che mi chiedo, però, è perchè tale esperimento sia stato abbandonato".
"Si sarà rivelato controproducente".
"Allora qualcuno dovrà cambiare questo stato delle cose. Quella razza al nostro fianco si rivelerebbe un esercito formidabile, potremo sbaragliare quei bastardi degli Skrull". In quel momento il futuro Accusatore nota uno sguardo dubbioso negli occhi di suo fratello. "Non ho forse ragione, Rogan?" esclama dunque.
"Sì, sì, certo" risponde lui tremante.
"E mi seguirai in questa impresa?".
"Fino alla fine" è la meccanica risposta.

NEW ORDER
Parte 2: BAD DAY
di FABIO VOLINO

I Vendicatori e gli Inumani creati da Stan Lee e Jack Kirby
Il Nuovo Ordine creato da Fabio Volino
Beta Ray Bill creato da Walter Simonson
Carlo Monni Supervisione
Mickey Consulenza e ispirazione
Stan Lee/Jack Kirby/Roy Thomas Consiglio Genetico

 

"Dai, Nikki, andiamo a fare un po' di sesso selvaggio. Giochiamo al dottore e all' infermiera: io come al solito faccio l' infermiera".
"Te lo scordi, Ross, almeno fino a quando non mi hai spiegato per bene tutta questa faccenda dei Kree e degli Inumani".
"È una faccenda piuttosto lunga da raccontare".
"Sono una donna molto paziente".
"Ed io un uomo pieno di ormoni in fremente attesa".
"Vuoi un ceffone?".
"Ok, ok. Vado avanti".

"Non ho paura di te, Beta Ray Bill!" dice Ronan.

"Ross! Come al solito arrivi subito alla fine!".
"Era per accorciare i tempi... no, eh? Ok, dove eravamo rimasti?".

IL CLASSICO RIPESCAGGIO DAL PASSATO

New York, Bronx.

"No, ti prego, è la mia pensione. L' ho appena ritirata" implora un anziano.
"Allora per questo mese dovrai tirare la cinghia, vecchio" esclama con tono minaccioso (o almeno ci prova) un ragazzo di fronte all' anziano, avrà al massimo diciassette anni, ma possiede già un bel coltellino affilato.
Il ragazzo sbatte il vecchio contro un muro, stando tuttavia ben attento a non spingere troppo, e si allontana. Girato un angolo, si imbatte in alcuni suoi coetanei, che si congratulano con lui.
"Bravo, Joey, hai visto che non è stato difficile? E nessun supereroe impiccione è venuto a guastare la festa".
Lui annuisce, mostrando un convinto sorriso, ma dentro di sé non è affatto soddisfatto. Che strano, pensare che alcuni anni fa la sua vita era così diversa... È orfano fin da quando riesce a ricordare e la strada è stata la sua vera casa. Poi un giorno giunse qualcuno, qualcuno di speciale: aveva perso la memoria, non ricordava dove si trovasse casa sua ed era rivestito di uno strano e sgargiante costume blu con le ali. Era Freccia Nera, re degli Inumani, vittima di uno dei tanti folli piani di suo fratello Maximus, definito (guarda caso) il Pazzo. Lo smarrito sovrano prese il ragazzo sotto la sua ala protettiva e lo difese da un violento zio, che intendeva avviarlo ad una vita criminale.
Per Joey fu una sorta di secondo padre, ma durò poco: alla fine Freccia Nera riacquistò la memoria e tornò dal suo popolo, mentre lui venne affidato ai servizi sociali. Da lì all' orfanotrofio la strada fu decisamente breve. Joey resistette finchè poté, ma alla fine fuggì e tornò alla sua unica dimora, la strada. Un ragazzo pieno di dubbi e di paure: un ragazzo divenuto facile preda di una gang giovanile, che lo sta iniziando ad una vita da criminale, la vita così fortemente voluta da suo zio, forse l' unica vita che si può prospettare per Joey.
"Però" commenta un suo compagno "Davvero un bel bottino, quel vecchio deve essere molto facoltoso. Con questi soldi ce la spasseremo per una settimana".
Mentre cammina, la gang passa davanti ad un negozio di elettrodomestici: si fermano, quasi tutti per osservare cosa c'è in vetrina e valutare se valga la pena rubarla. Solo Joey si concentra su un televisore che gli rimanda delle immagini che attirano subito la sua attenzione: per sua fortuna, è l' unico apparecchio che ha il sonoro e, essendoci attorno a lui poco rumore, riesce a capire tutto quanto.
"Buonasera, gentili telespettatori, dal vostro Larry King per la CNN. Vogliamo occuparci per questa puntata di un qualcosa che tutti paiono aver dimenticato: gli Inumani. Li ricordate? Vennero alla ribalta circa un anno fa, quando la loro cittadella Attilan, sita sulle coste del Portogallo, venne presa d' assalto".
"Le cose non andarono esattamente così, Mr. King".
"L' uomo che mi ha appena interrotto è Simon Bixby, rappresentante della CIA. Ne approfitto per introdurvi l' altro nostro ospite, collegato telefonicamente da Mosca: mi sente, Colonnello Stalyenko?".
"Sì, Mr. King. Un saluto a lei ed ai suoi ospiti".
"Colonnello, molte voci riferiscono che ci fosse lei dietro l' attacco alla cittadella degli Inumani e che la perdita del suo braccio sia dovuta a questo. Cosa può dirci al riguardo?".
"Che quelle voci sono false: il mio braccio l' ho perso nel corso di una campagna militare in Cecenia ed in ogni caso nessun apparato del governo russo è coinvolto in quell' attacco".
"Si è detto addirittura" interviene Bixby "Che per quell' operazione il governo russo abbia chiesto il nostro apporto. Andiamo, stimo molto Yuri, ma pensare ad un' alleanza CIA/GRU è roba che solo romanzieri come Tom Clancy possono concepire".
"Ma allora chi ha attaccato Attilan?" chiede Larry King.
"Ci sono tanti gruppi paramilitari in giro per il mondo" risponde Stalyenko "Probabilmente non lo sapremo mai. E, se posso permettermi, liberarci di quegli Inumani è stata una fortuna: detenevano troppi segreti e troppo potere. Ora sono morti e non potranno fare più male a nessuno".
"Joey!".
"Eh? Sì, cosa c'è?" si riprende il ragazzo.
"Vuoi muoverti? Sei lì fermo da un' ora".
"Sì... sì, arrivo".
L' ultima frase da lui udita alla televisione lo ha sconvolto: non era affatto a conoscenza delle ultime vicissitudini capitate agli Inumani. Sono dunque... morti? La sua unica vera famiglia al mondo è sparita? Freccia Nera l' ha abbandonato una seconda volta? Vorrebbe tanto avere delle risposte.

IN UNA CITTADELLA LONTANA, LONTANA...

Attilan.

"Cittadini" annuncia Timberius "Vi ho radunati tutti qui perchè mi sono giunte voci di numerosi malcontenti. C'è del vero in tutto questo?".
"Alcuni di noi iniziano a dubitare della scelta che abbiamo fatto, Timberius" avanza Leonus "I Kree ci hanno addirittura costretto a metterci contro la Famiglia Reale".
"Non più reale, ormai. Inoltre a Freccia Nera ed ai suoi è stata concessa più di una possibilità di unirsi a noi. E hanno rifiutato, hanno rifiutato la nostra vera discendenza".
"È proprio così" interviene il sacerdote Carthus "I Kree sono coloro che ci hanno creati: rappresentano per noi quello che le varie divinità rappresentano per gli umani. E come gli umani hanno avuto i loro profeti, noi ora abbiamo un messaggero degli dei".
"Come può Ronan ricoprire questo ruolo?" chiede Woz, un altro inumano.
"Perchè ci ha aperto gli occhi" risponde Carthus "Ci ha fatto vedere il nostro vero destino. E poi non avete ammirato tutti il suo incredibile potere? Ha sollevato in cielo Attilan senza fatica, come se per lui fosse una cosa da nulla. Ora vi chiedo, quale essere può mostrare un simile potere se non un emissario dei nostri creatori, dei nostri dei?".
"Allora dobbiamo unirci a loro nei loro viaggi di conquista interstellari?" domanda Aireo.
"Sì" risponde con sicurezza il sacerdote "Dobbiamo portare la parola di salvezza dei Kree sul maggior numero di pianeti possibile, cosicchè anche loro abbraccino i loro nobili obiettivi".
Poco dopo la folla si ritira, con ancora qualche dubbio che serpeggia. Alla fine rimane solo un gruppo sparuto di ragazzi.
"Cosa ne pensi, Marista?" chiede uno di loro.
L' inumana scuote la testa:"Secondo me stiamo commettendo un grosso errore, Dinu. Ma da soli non possiamo farcela, nemmeno la Famiglia Reale è riuscita a debellare il potere di Ronan. Avremo bisogno di altri, potenti alleati".

IL LICEO PIÙ SUPEREROISTICO DEL MONDO

Midtown High School.

"E quindi io le ho detto:'Janet, non devi fidarti di Bob, è un donnaiolo...'. Ehi, Devon, mi stai ascoltando?".
Ma lo sguardo di colui che conosciamo come l' inumano Devlor è fisso in alto nel cielo: lassù, da qualche parte, vi è la sua famiglia e lui non può raggiungerla. Pur avendo avuto dei contrasti in passato e pur non rimpiangendo la scelta di voler condurre una vita normale, vorrebbe anche avere i suoi amici accanto a sé.
Poi osserva la sua mano: umana. Nient'altro che umana.

"Ross, mi pare quasi superfluo farti notare che, mentre tu vagavi tra pianeti lontani, piccole bande criminali e licei, non hai citato i Vendicatori nemmeno di striscio".
"Era per introdurre al meglio il tutto, mia cara Nikki. Comunque rimedio subito".

ELOGIO QUALUNQUISTA DELLA FOLLIA

Palazzo dei Vendicatori.

"Vieni pure avanti, Wonder Man".
Simon Williams entra in un' ampia sala dove sono già presenti Visione, Wasp e Tony Stark (con al suo fianco l' onnipresente ed impassibile signorina Rottenmeier, che continua a prendere freneticamente appunti). Oltre a loro, vi sono anche Kro dei Devianti e Thena degli Eterni.
"Cosa sta per accadere, Mr. Stark?" chiede Edna Rottenmeier.
"Oh, nulla nulla". "Ma dannazione" pensa l' uomo "Tutte queste cose dovevano accadere proprio oggi?".
"Come sai, Wonder Man" esordisce Kro "Siamo qui per giudicare alcune tue recenti azioni".
"Quale che sia il vostro giudizio, io lo accetterò" replica Simon.
"Nella fattispecie quello che hai fatto a Ghaur, ex Alto Sacerdote del popolo deviante" precisa Thena "Gli hai strappato un braccio quando era chiaramente inerme, sconfitto. Anche se si era in guerra, le nostre usanze puniscono severamente colui che, pur non appartenendo alle nostre razze, compia atti di crudeltà verso uno di noi, per quanto spregevole e malvagio sia costui".
"Tuttavia" continua il leader dei Devianti "I tuoi compagni di squadra ci hanno spiegato che a quel tempo eri bloccato nella tua forma ionica e che questo alterava le tue capacità di giudizio".
"Sì, ero un po' pazzerello" ironizza Wonder Man.
"E per questo" conclude Thena "Siamo giunti alla conclusione che quando hai strappato il braccio a Ghaur eri incapace di intendere e volere. Per questo non sei punibile. Puoi andare".
Wasp si complimenta subito con Simon, mentre arriva anche Scarlet, il cui stato interessante inizia ad intravedersi. Costei lo abbraccia e lo bacia calorosamente, sussurrandogli qualcosa in un orecchio. Istintivamente, Jan si volta verso Visione, che pare avere uno sguardo impassibile.
"Come procedono le cose tra i vostri due popoli?" chiede Tony Stark a Kro e Thena.
"Molto bene" risponde lei "I primi accordi politici e commerciali sono stati siglati ed in ballo ci sono alcune faccende interessanti".
Ma per dei rapporti che si rinsaldano, altri si stanno deteriorando: come appunto quello tra Kro e Thena, deteriorato dalla mancanza di un vero dialogo.

QUANDO? ALTRO. DOVE? ALTROVE

Ehi, Nikki, ma stavo quasi per dimenticare Triton, che stava allegramente camminando per le strade di un regno dallo strano nome. Ah, si vede che sono stanco: che ne dici se andiamo a let... Ahia, d' accordo, vado avanti. Ma come sei manesca! Baby, mi piaci quando usi le maniere forti, vorrei sco... Ahi!

Altroquando.

"Triton, che ci fai qui?" esclama una voce familiare.
"Huntara, speravo proprio di incontrarti" afferma l' inumano "Sono in cerca di informazioni sulla mia famiglia".
"Strano che tu me lo chieda proprio ora".
"Dunque sono davvero venuti da te per chiederti di aprire un portale spaziale verso il pianeta dei Kree?".
"Sì, ma c'è una novità di cui devi essere subito messo a parte: per ogni evenienza avevo fatto sì che portassero dei rilevatori sottocutanei, i quali mi avvertissero del loro ritorno sulla Terra".
"E...".
"E quei segnalatori pochi minuti fa si sono attivati: stavo giusto per partire. La famiglia reale si trova in questo momento nella città di Bruxelles".
"E perchè mai lì?".
"È quello che intendo scoprire. E ho come l' impressione che tu mi seguirai".
"Infatti" annuisce Triton.

PIANGE IL TELEFONO E NON SOLO QUELLO

Palazzo dei Vendicatori.

"Allora, Monica, come è andata coi tuoi genitori?".
"Non esattamente di lusso, Anna. Dopo che gli ho detto di noi, mi hanno chiesto di andarmene, dicendo che dovevano riflettere sulla cosa".
"Ed è una cosa buona o cattiva?".
"Con loro non si può mai dire. Comunque non mi pento affatto di quello che ho fatto".
"Non c'è nulla di cui vergognarsi, infatti. Ora ti chiedo scusa, ma devo tornare al lavoro".
"Ciao, a dopo".
A New Orleans, Anna Michaels spegne il suo cellulare. E pensa: tra qualche ora il suo turno finisce. E sa già dove andare dopo.

FRATELLO MIO, NEMICO MIO, TUO, NOSTRO, LORO...

Pianeta dei Kree.

Ma torniamo, Nikki, a due altre figure già viste. Non trovi mirabile la mia capacità di riprendere tutti i fili in sospeso? ... Ehi, era mica un' offesa quella?
"C'è un dubbio che mi attanaglia, fratello" dice Rogan.
"Io sono la soluzione a tutti i problemi" ribatte Ronan.
"Voglio dire, come puoi riportare all' antica gloria il popolo Kree se più del 90% è stato sterminato?".
"Con la politica dei piccoli passi. Piccoli ma decisivi. Ogni donna dovrà partorire quanti più figli possibile, con diversi compagni per avere una varietà delle caratteristiche dei nascituri. La dottoressa Minerva ha sviluppato un metodo che permetterà loro di partorire ripetutamente e più volte senza che il loro apparato riproduttivo ne risulti danneggiato. Andrà bene per questo obiettivo ogni tipo di compagno, anche il fratello o il padre".
"Cosa? Stai parlando di... incesto. È orrendo".
Ronan lo afferra al collo, il volto pieno d' ira:"Non è orrendo, è doveroso. È a questo che servono le donne: a partorire e null'altro, come le bestie da soma che sono. Nello spazio di due generazioni, la nostra popolazione sarà sensibilmente aumentata e con adeguati procedimenti genetici potremo far sì che il 70% dei nascituri sia di sesso maschile. Guerrieri per il futuro Impero. È vero, ci vorrà molto tempo per ritornare alla grandezza di un tempo e noi non saremo lì a testimoniarlo, ma questo non significa che dobbiamo rimanere immobili. Infatti, mentre parliamo, già un altro pianeta è stato conquistato dal mio esercito". Ronan abbandona la presa. "Spero che ora tu abbia capito".
Rogan emette un paio di colpi di tosse. "S... Sì, sì, ho capito".
Vi sono alcuni secondi di silenzio, poi Ronan dice:"Ho una missione per te, fratello, è giunto il tempo che tu ti renda utile alla nostra causa". Rogan rimane in attesa. "Come sai, abbiamo riconquistato la cittadella di Attilan e, per i nostri piani di conquista, gli Inumani si rivelerebbero un formidabile esercito. Ma so che ci sono alcune voci dissenzienti tra di loro: inutile usare metodi bruschi contro di loro, meglio adottare un approccio più... sottile".
"Ovvero?".
"Un mio precedente alleato, che ora si trova nella Zona Negativa: Maximus il Pazzo".
"Come mai si trova lì?".
"L' ho esiliato io. Mi aveva deluso. E stancato. Ma adesso avrà sicuramente imparato la lezione: dunque ti recherai subito nella Zona Negativa e lo riporterai qui".
"Non potresti farlo tu?".
"Mentre tu poltrisci, fratello, le conquiste vanno avanti ed io devo portarle avanti. E poi sarebbe per te finalmente l' occasione di metterti in mostra: vuoi deludermi ancora?". Rogan scuote decisamente la testa in segno negativo. "Molto bene".
In quel momento entra nella stanza una donna di pelle e capelli color blu, una maschera a coprirle gli occhi. "Arriva a proposito, dottoressa Minerva" la saluta Ronan "Apra il portale". La donna si avvicina ad alcuni macchinari e, poco dopo, un cerchio bianco compare al centro della stanza.
Ronan e Rogan si avvicinano ad esso. "Hai trenta minuti per completare la tua missione, prima che siamo costretti a chiudere il portale" dice il maggiore "Vai e torna vincitore". Poi alza la mano a mezz'aria:"Per la gloria dell' Impero Kree".
"Per la gloria dell' Impero Kree" replica suo fratello, che viene praticamente scaraventato da Ronan dentro il portale.
Poi l' Accusatore sorride malignamente. "Voglio proprio vedere come farai ad uscire vivo da quella zona di guerra, fratello" pensa "Finalmente mi libererò di te, che rappresenti un' onta per la nostra famiglia. Maximus può essere un elemento utile, ma alla fin fine può anche essere sacrificato. Esattamente come te, Rogan".

IL MIO REGNO PER UN MARTELLO!

Palazzo dei Vendicatori.

"Dove si trova Thunderstrike?" chiede Beta Ray Bill.
"Sta indagando sul nuovo Bloodaxe" risponde Occhio di Falco "Questa faccenda ha anche un risvolto personale per lui. Ehi, ma come mai tu non sei tornato su Asgard insieme a Thor e agli altri?".
"Il sovrano di Asgard stesso mi ha chiesto di rimanere, per vedere se Thunderstrike possa aver bisogno di aiuto. L' ascia dell' Esecutore è un manufatto del regno dorato e ad esso deve tornare".
"Scusa, non conosco bene la tua storia. Com'è che ti ritrovi a bazzicare tra dei del tuono e battaglie mitologiche?".
Beta Ray Bill contempla il cielo fuori da una finestra per alcuni secondi, poi si rivolge all' arciere ed inizia a raccontare:"La mia era una razza pacifica, che viveva nella cosiddetta Galassia Infuocata. Io ed i miei simili vivevamo in pace fino a quando Surtur fece esplodere il nucleo della nostra galassia, costringendoci all' esilio. Ma occorreva un campione che vegliasse sul mio popolo, prima che questa nuova dimora venisse trovata: quel campione fui io. Ed ebbi subito i miei guai: un' orda di demoni al servizio di Surtur mi inseguì fin nella Via Lattea, dove mi imbattei in Thor. In seguito ad un combattimento con lui, mi impossessai del suo martello Mjolnir e, in cambio della sua restituzione, Odino forgiò per me una nuova mazza. Così, insieme a Thor, potei sconfiggere definitivamente le orde di Surtur".
"Eh già, due mazze sono meglio di una" lo interrompe Clint Barton "Com'è che si chiama la tua? Folgore?".
"Stormbreaker. L' arma con cui sono stato accanto agli Asgardiani per svariato tempo, prima di cercare altre avventure nello spazio, spesso da solo, a volte al fianco di altri alleati come Silver Surfer".
"Certo che Odino produce martelli incantati in serie, eh? Io a volte chiamo il mio arco Bob. Ah, ma è vero che tu e Sif... Ehi, Beta Ray Bill, dove vai? Non ti starò mica annoiando?".

INTERMEZZO COSMICO

Spazio.

"Molto bene" dichiara l' essere plagiatore osservando il Gran Maestro e gli altri sei Antichi dell' Universo asserviti al suo volere. "È giunto il tempo che conosciate i vostri compagni di ventura".
"Ce ne sono altri?" chiede En Dwi Gast.
"Cinque, per la precisione. Quattro li incontrerete adesso, del quinto... ne parleremo dopo. E per quanto riguarda gli altri quattro... credo che dovreste ringraziarmi, dopotutto siete apparentemente così pochi".
"Cosa vuol dire questo?" chiede il Giardiniere.
"Aspetta..." interviene il Contemplatore "Vuol dire che sono anche loro Antichi dell' Universo? Ma come...".
"Nel modo più semplice" lo interrompe l' essere plagiatore "Ho scelto quattro pianeti, ho individuato i loro migliori rappresentanti, poi ho sterminato l' intera popolazione del pianeta, salvando appunto quel rappresentante. E dunque...". L' essere agita la sua mano, piegando una parte di spazio, aprendo così una sorta di buco da cui escono quattro diverse figure.
La prima, pigmentazione verde, lunghi capelli viola, una spada fiammeggiante nella sua mano. "Costei è Llana Arantel, la Spadaccina" spiega l' essere plagiatore. Una donna.
Il secondo, un tizio mingherlino, un aspetto vagamente rettiloide. "Arkrim Blimili. Lo Stratega".
Il terzo, un essere altissimo dall' aspetto felino. "Valampor Mitrobelar. Il Mago".
Il quarto e ultimo. Praticamente simile ad un essere umano. "Frelan Jaspert. Il Guaritore".
"A quanto sembra hai preso in considerazione ogni singolo aspetto di un conflitto" commenta il Gran Maestro.
"No, non tutti ancora" ribatte l' essere plagiatore "E appunto per questo ci serve quel quinto elemento cui prima accennavo. Sarà dura da convincere, ma sono certo che alla fine accetterà. Andiamo".

CAVOLETTI E CAVOLACCI

Bruxelles.

Sai, Nikki, le popolazioni delle nazioni europee sono poco abituate ad eventi supereroistici, anche se in questi ultimi mesi si stanno rifacendo del tempo perduto. E dunque, quando in questa città si aprì il portale creato da Huntara, e lei uscì insieme a Triton, la gente fuggì. Anche se mi è giunta voce che qualcuno sia rimasto per ammirare la ragazza. Del resto è ampiamente scosciata e poi ha un bel culo... Ahia!
"Non c'è traccia della mia famiglia" dice Triton.
Huntara si guarda intorno e nota un ragazzo che la sta fissando. Dunque gli si avvicina, potendogli parlare grazie ad un traduttore universale fornitole da suo padre. "Hai visto delle persone con degli strani costumi? Uno aveva delle antenne sulla testa, la donna aveva lunghi capelli rossi, forse c'era anche un grosso cane".
"Sì, li ho visti" risponde il ragazzo "Sono stati qui pochi minuti fa, hanno dato un' occhiata a quel giornale su quella panchina, poi sono svaniti nel nulla".
Triton si reca a controllare, è il Le Figaro. Conosce il francese da quando ammirava di nascosto le navi nel corso dei due conflitti mondiali ed ascoltava i discorsi dei marinai e dei passeggeri. Dunque... "So dove sono andati".
Il titolo del quotidiano recita:"SLORENIA. LA PATRIA DEGLI UOMINI SENZA PATRIA".

"Ross, scusa se ti interrompo, ma prima hai citato Xandar. E, inutile dirlo, hai lasciato il tutto in sospeso. Devo attendere ancora molto?".
"Arriva subito, Nikki!".

L' UOMO CHIAMATO NOVA

New York, Marvel Burger.

Ma per arrivare a Xandar dobbiamo partire dalla cara, vecchia Terra, Nikki. Poichè tempo fa un centurione alieno morente cadde sul nostro pianeta e trasmise i suoi poteri e la sua missione ad un giovane ragazzo (il nome non lo so, non me l' ha detto) che poi entrò a far parte di un corpo di giustizia spaziale. Che dici, tesoro, ti ricorda qualcosa? Anche a me, ma non riesco a ricordare bene cosa.
"Richard, un Dr. Octopus subito al tavolo sei".
"Volo, Bernie".
"Davvero spiritoso".
Dopo altre 27 ordinazioni, Richard Rider si prende una piccola pausa in una saletta sul retro della cucina. Ed è lì, mentre è immerso nei suoi pensieri, che accade qualcosa di straordinario: ad un certo punto è come se l' aria stessa crepitasse e poi, dal nulla, appare l' immagine di una donna. Una donna che Richard conosce molto bene.
"Adora!". Non Songird, ma la reggente del pianeta Xandar. Non la vedeva da tempo ed il suo volto appare teso, cosa...
"Nova!" chiama lei "C'è bisogno... tuo aiuto...". L' immagine diviene frastagliata e prima di scomparire pronuncia un' ultima parola. "Kree!".
Richard rimane immobile ed incredulo per alcuni secondi, perso nelle previsioni più cupe. Poi benedice il fatto che il suo turno termini tra due minuti.

NON PROPRIO COME STARGATE, MA QUASI

Zona Negativa.

Rogan viene catapultato in uno scenario di guerra: a quanto pare i signori di questo sistema sono sotto pesante attacco. In lontananza, l' Accusatore riesce anche a vederne i probabili ispiratori: Blastaar e Annihilus, tenuti fino a quel momento prigionieri. Ma esseri potenti come loro non possono essere soggiogati a lungo. Ma a Rogan questo non deve importare ora, anche se questa situazione potrà rivelarsi utile, se sta attento nessuno noterà l' evasione di Maximus. Dunque si incammina velocemente verso quelle che sembrano essere le celle, dove al posto delle sbarre vi sono griglie energetiche e forse anche qualcos'altro. Alcune sono vuote, altre ospitano prigionieri in uno stato disperato, che non si accorgono nemmeno del passaggio dell' Accusatore.
Alla fine Rogan giunge davanti all' oggetto della sua ricerca. "Maximus il Pazzo?".
"No, non pazzo. Solamente incompreso" risponde il fratello di Freccia Nera.
"Ascolta, vengo da parte di Ronan per liberarti. Fatti indietro, proverò ad infrangere la griglia energetica della tua cella con la mia mazza".
"Non è necessario". Maximus si alza in piedi e tranquillamente oltrepassa la soglia della sua prigione.
"Cosa?" esclama Rogan "Ma perchè non l' hai fatto prima?".
"Per andare dove?" replica Maximus. Non fa una piega. "Oh" dice poi "Sono di nuovo nelle grazie di Ronan? Farò tutto quello che mi dirà, mi dispiace di averlo deluso. Portami da lui perchè possa chiedergli scusa".
Rogan afferra Maximus, che praticamente si fa trascinare via: è in uno stato di estrema debolezza per via delle lunghe e dure settimane di prigionia. "Bene, fin qui nessun problema. Fin qui nessun problema, fin qui... Ecco, lo sapevo che avevo parlato troppo presto".
Improvvisamente dall' alto calano due figure, che si parano davanti ai due fuggitivi: due figure divine, l' aspetto simile a quello della classica iconografia degli dei egiziani. Dei, appunto.
"Siamo Maat e Iside" afferma uno di loro "Ed il prigioniero che stai portando via ci appartiene. Consegnacelo subito o preparati ad essere annichilito".
"A questo punto farebbe proprio comodo un po' di aiuto" pensa Rogan.

FINALE CON SVENIMENTO

Slorenia.

"Allora, signor Mausen, come procede la stesura del suo libro?".
"Meglio di quanto pensassi, Mr. Josten. Tempo qualche settimana e...".
"Atlas" chiama in quel momento Trottola attraverso una sorta di communicard "Vieni subito al confine est, abbiamo degli ospiti. Secondo la griglia energetica dei Vendicatori, provengono dallo spazio".
Erik Josten si precipita nel luogo indicatogli, dove trova gli altri suoi compagni di squadra. E vicino a loro altre cinque persone ed un cane, tutti svenuti. Vi è infine un adolescente, che emana un' aura potentissima.
"Sono apparsi come dal nulla" spiega Miss America.
L' adolescente si avvicina ad Atlas:"Siamo la famiglia reale Inumana e chiediamo asilo politico presso la vostra nazione".

"Sai, Ross, non l' avrei mai detto, ma questa vicenda comincia ad interessarmi".
"E pensa che io devo ancora entrare in azione".

CONTINUA...

I VENDICATORI presentano:
SAYONARA, BILL
Parte 2: RESPONSABILE

Tokyo.

"Big Hero Six, traditori della patria, siete in arresto!" esclama Hana-Bi, leader dei Rising Suns.
"Cosa ha detto, Bill?" chiede Kayla Ballantine.
"Non lo so" replica l' uomo "So solo che come al solito ci siamo cacciati in una gran brutta situazione. Ma forse... possiamo fare qualcosa".
"Le tue accuse sono false" ribatte Sole Ardente "Sappiamo che lavori per qualcun altro e sei coinvolta in sporche faccende. E non avremo pace finchè non avremo smascherato questa farsa".
"Puoi parlare quanto vuoi, Yoshida. Resta il fatto che noi siamo in nove, mentre voi solo in sei. Anzi, cinque, non credo che quel ragazzino possa rivelarsi molto utile".
"Vuoi che ti dica la solita frase sul fatto che non conta la quantità, ma la qualità?".
"Basta parole!".
Così dicendo, Hana-Bi si lancia all' attacco insieme agli altri suoi otto compagni, mentre i Big Hero Six si preparano a difendersi. Nella concitazione del momento, nessuno nota Kayla Ballantine nascondersi dietro una parete, ma soprattutto nessuno nota la scomparsa di Bill Foster.
Hotaru Mudo va subito ad affrontare colui che ha osteggiato fin dal principio: Sole Ardente. Anche se i civili sono stati allontanati, Shiro decide di librarsi in aria per evitare che alcuni suoi compagni rimangano feriti dalle raffiche infuocate che tra poco verranno lanciate. Anche Hana-Bi segue il suo esempio e poco dopo il cielo di Tokyo inizia a tingersi di un rosso vivo.
Intanto, mentre Baymax fronteggia le raffiche energetiche emesse da Kirakira ed una nuova componente dei Rising Suns, Silver Samurai sta avendo facilmente la meglio su Moonfade, svantaggiato per via del fatto che trae i suoi poteri dalla luce lunare, mentre adesso è ancora mattina presto. "Tutto qui quello che hai da offrire?" lo canzona il fratello di Mariko Yashida. Ma le sue parole gli muoiono in bocca quando una gran quantità d' acqua lo circonda e rischia di farlo affogare.
"Lui era solo un diversivo" dice H2O "Per mascherare il mio vero attacco".
Contemporaneamente, Honey Lemon si ritrova davanti ad una bella ragazza sui vent'anni e con in mano un mazzo di carte. In tutta fretta, Kana Shirai estrae qualcosa dalla sua borsa e la piazza davanti a sé e a Hiro Takachiho. "Un campo di forza" spiega l' amante di Sole Ardente "Ho anche questa sorpresa in serbo per voi".
"Notevole" commenta la ragazza "Permettimi ora di presentarmi: il mio nome in codice è Taroc e ho la capacità di rendere reali i soggetti delle carte che tengo in mano e dunque chiamo a me... il Drago dei Mille Inverni!".
Una immensa figura fuoriesce e prende forma dalla carta, la sua comparsa blocca per un momento i contendenti considerata la sua mole. Poi il Drago cala contro il campo di forza eretto da Honey Lemon una potente fiammata, che lo fa svanire.
"Ed ora, Drago" ordina Taroc "Ucci...".
Un violento pugno interrompe la sua frase e, come per magia, il Drago dei Mille Inverni svanisce nel nulla. "Bella, non hai considerato la velocità di Go Go Tomago" la canzona Itsuki Ashiba.
"Io sì, invece".
La velocista si volta, solo per venire travolta dalle scariche emesse da Kiseki. Go Go Tamago urla per alcuni secondi di dolore, fino a quando una manata gigante non scaraventa via la componente dei Rising Suns. "Non si trattano così le signore" dice Bill Foster, più rassicurato dall' alto dei suoi quattro metri.
"E questo chi sarebbe ora?" chiede Moonfade, in inglese "Il Big Hero Seven? Il componente straniero?".
"Golia Nero, per te" replica Bill Foster. Poi si avvicina e, con due dita, si libera del mutante.
Ma così facendo non si avvede di un attacco alle sue spalle: Nekomata, la donna dalle fattezze feline, lo sorprende ed i suoi artigli squarciano il costume dell' eroe, non procurandogli fortunatamente alcuna ferita. Ma ormai Bill si è disorientato e così non si avvede di un altro attacco: una catena lo avvolge completamente.
"Caro Golia, io mi chiamo Chain" dice colui che l' ha sorpreso "E sarò il tuo carnefice".
"A dire il vero, questo compito spetta a me" avanza un altro. È Kirakira, appena liberatosi di Baymax e pronto a inondare Bill dei suoi raggi di energia.
"E se non ti dispiace" interviene un' altra ragazza "Io ti aiuterò".
"Sarà un piacere, Rolling Thunder".
Ma questi tre Rising Suns hanno commesso l' errore di sottovalutare le capacità del Golia Nero: Bill infatti, con un grande sforzo, riesce a spezzare la catena di Chain, afferrarne un capo e scagliare lontano il sedicente eroe giapponese. Sbigottiti da questo evento, Kirakira e Rolling Thunder non si avvedono del rapido attacco di Go Go Tomago, che li mette ko con alcuni colpi ben assestati.
"Presto!" grida Hiro "Dobbiamo salvare Silver Samurai!".
"Troppo tardi" esclama H2O "Ormai sta per annegare sotto... Aaaahhhh!".
L' urlo di dolore che si propaga dalla bocca di Miki Olsen si unisce al fatto che il suo intero corpo liquido va in fiamme e lo costringe ad allontanarsi da Keniuchio Harada. Ma il responsabile del suo salvataggio non è Sole Ardente, bensì...
"Leiko!" esclama Shiro. La sua sorella a lungo ritenuta perduta, tornata recentemente nella sua vita solo per sparire successivamente. Almeno fino a questo momento. Il suo nome in codice è Pira Ardente.
"Fratello, qui non possiamo fare nulla" dice Leiko "Allontaniamoci e cerchiamo prove della vostra innocenza".
Distratto dall' improvviso ritorno di sua sorella, Sole Ardente abbassa la guardia e apre il fianco ad un attacco da parte di Hana-Bi. Ma improvvisamente qualcuno afferra la gamba della ragazza: è tre metri e mezzo sollevata in aria, ma c'è qualcuno che può raggiungerla, anche senza saltare.
"Piccola" esclama il Golia Nero "Hai rotto". E la scaraventa via.
Per sbarrare ulteriormente la strada ai Rising Suns, Pira Ardente eleva un muro di fiamme. E così, quando i sedicenti protettori del Giappone si riprendono, sia i Big Hero Six che il Golia Nero sono scomparsi. Bill approfitta della confusione per tornare alle sue consuete fattezze e rimettersi accanto a Kayla in abiti civili.
"Dannazione!" si lamenta Moonfade "Sono rimasti solo quel tizio col papillon ed i due tizi che stavano accanto ai Big Hero Six".
"Forse loro sanno qualcosa" dice Hana-Bi "Portiamoli al Giri Darkwind Plaza per interrogarli".
"Voi non farete nulla di tutto questo" esclama in quel momento un' altra voce. È un uomo sui trent'anni, con capelli neri brizzolati. "Sono Kenji Endo, presidente della Capsule Corporation, e queste persone sono sotto la mia tutela".
"Mr. Endo" interviene Hana-Bi "Capisco le sue esigenze, ma potrebbero avere informazioni importanti sui Big Hero Six".
"E non potrebbe darvele quel tizio col papillon? Credo che lui sia molto più informato di loro, dopotutto era nella sua attrazione che Sole Ardente ed i suoi compagni si erano annidati. Fila il ragionamento, no?".
"Ma...".
"E poi cosa siete? Eroi o prevaricatori?". Endo non aspetta la risposta e si reca da Bill e Kayla:"Seguitemi pure".
Senza che i Rising Suns provino a fermarli, i tre si dirigono verso una lussuosa auto.

Giri Darkwind Plaza.

Keiji Sei alias Mirage è tornato in questo edificio. Cercava Seto Morita, ma gli è stato detto che era impegnato altrove. Pazienza, può aspettarlo. Ha visto gli ultimi notiziari, quelli che parlavano di uno scontro tra i Big Hero Six ed i Rising Suns in un luna park. Ha ripensato all' offerta di Morita ed è giunto infine a prendere una decisione: l' unica possibile, per il bene del Giappone ed il suo.

Spazio.

Il Padrone del Mondo, nella sua base spaziale invisibile ai radar ed ai satelliti, osserva gli ultimi notiziari e si rammarica per le ultime vicissitudini: aveva bloccato i Big Hero Six in quella strana attrazione per impedire che intralciassero i suoi piani fino al loro compimento, ma loro sono riusciti a liberarsi. Avrebbe potuto ucciderli, ma lui non è tipo da usare metodi così barbari se non come extrema ratio: certo vuole programmare uno sterminio del 70% della popolazione umana, ma è solo a fin di bene. Cosa può essere andato storto? I dispositivi di controllo del Controllore da lui migliorati tempo fa* avrebbero dovuto funzionare.

* Nei primi numeri di Heroes For Hire (pressappoco UR Deluxe 34/37)

Per quanto esamini i dati a sua disposizione, non riesce a trovare nulla che possa aiutarlo. La verità è una sola: che quei dispositivi non potevano non funzionare. E allora cosa ha impedito ciò? Quando si è accorto di quanto era successo, ha mandato sul posto i Rising Suns nella speranza che riparassero al danno, ma hanno fallito. Poi il Padrone del Mondo abbandona momentaneamente questi pensieri e torna a concentrarsi sul suo principale obiettivo.

Tokyo.

Kenji Endo, Bill Foster e Kayla Ballantine salgono sul retro della lussuosa limousine. A bordo, oltre all' autista, vi è anche una donna, sui ventinove anni e avvenente come non mai. I suoi capelli sono tinti di viola.
Endo dà all' autista l' invito a procedere, poi provvede a fare le presentazioni:"Mr. Foster, Miss Ballantine, volevo presentarvi la vicepresidente della Capsule Corporation, nonchè la mia più fidata socia ed alleata. Misato Katsuragi".
"Piacere" dice lei stringendo le mani ai due americani.
"Sa che il suo nome non mi suona nuovo?" chiede Kayla.
"Oh, i cognomi giapponesi si somigliano molto" minimizza Misato "E, non per vantarmi, ma mi sono fatta un nome in questi ultimi anni".
"Un nome che mi ha convinto a volerla nella mia azienda" precisa Endo.
"Siete molto giovani" commenta Bill "Senza offesa, ma a guardarvi non si direbbe che la vostra impresa sia come fatturato annuo tra le prime dieci del Giappone".
"Siamo giovani, sì, ma anche intraprendenti" replica Endo "Elemento che ci ha permesso di primeggiare in questi ultimi due anni".
"La vostra azienda si preoccupa principalmente...".
"Guardiamo al futuro: produciamo componenti robotiche. Un giapponese su due ha un elettrodomestico con al suo interno almeno un componente da noi prodotto. E, a migliore garanzia della nostra affidabilità, in quest' ultimo anno abbiamo ricevuto solo due reclami per mal funzionamento".
"Due su...".
"Svariati milioni". La risposta zittisce per alcuni secondi Kayla e Bill.
Poi la donna chiede:"Scusate se cambio argomento, ma mi spiegate bene cosa è accaduto al luna park? Perchè quei due gruppi covavano così tanto astio?".
"Oh, è una lunga e complicata faccenda" dice Misato Katsuragi "Desidera davvero conoscerla?".
"Sì. Sa com'è, noi americani siamo esperti di questioni supereroistiche: è una deformazione professionale".
"Allora vi forniremo tutte le informazioni una volta arrivati alla Capsule Corporation. Nell' attesa, una coppa di champagne?".

New York.

Prima gli stivali, poi i gambali, poi i bracciali, poi il busto, infine l' elmetto. Ed è pronto: Metallo, il più nuovo eroe della città (non parlategli di Phantom Rider, se no sbrocca per la rabbia). Criminali, tremate! Di cosa non so, di certo non di paura, ma tremate lo stesso.
Dale West solca la città, quasi con maestria. "Tornerò nel quartiere dove ho affrontato Kangaroo" pensa "C'è qualcosa in quella vicenda che non mi pare ancora concluso".
In breve arriva lì e nota che sta avvenendo un pestaggio. Qualcuno le sta prendendo di brutto da due uomini muscolosi. Senza esitare si getta nella mischia e con una manata scaraventa via un assalitore, che decide di non sfidare la sorte e fugge via. L' altro rimane interdetto dall' apparizione di Metallo e così non si avvede che il pestato si è ripreso e, cogliendolo di sorpresa alle spalle, lo mette ko con una gomitata alla base del collo.
Ed è allora, solo quando ha capito chi ha salvato, che Metallo si dispera. "Oh no, non lui!".

Giri Darkwind Plaza.

"Non è stata proprio una grande giornata" commenta H2O.
"Solo una sfortunata serie di circostanze ci hanno impedito di catturare Sole Ardente ed i suoi" ribatte Hana-Bi "La prossima volta non gli andrà così bene".
"Hotaru" interviene in quel momento Seto Morita "Sei attesa".
Non è necessario dire da parte di chi, la ragazza lo sa bene. Così si reca in una sala privata nei sotterranei dell' edificio e preme un bottone sul suo costume. Ed una immagine olografica appare.
"Chiedo umilmente scusa, Padrone" si giustifica Hana-Bi.
"Le tue giustificazioni non mi incantano" replica lui "Hai fallito ed è già la seconda volta".
"Non accadrà più".
"Lo spero vivamente per te. Se vuoi avere un ruolo di rilievo nel nuovo mondo che sorgerà, devi portare a compimento tutte le missioni che ti affido. Sei una delle poche che non è soggetta al mio controllo, vedi di non farmi cambiare idea".
"Certo, Padrone. Qual è il prossimo obiettivo?".
"Una azienda. La Capsule Corporation".

Kruma International.

Talia prende tutti i fogli presenti sulla sua scrivania e li ripone in un cassetto. Poi si alza, indossa il suo soprabito e si prepara ad uscire: ma prima dà un ultimo sguardo al suo ufficio, come se temesse di non rivederlo più. Infine spegne le luci e chiude la porta dietro di sé.
Prima che esca dall' azienda, però, qualcuno la chiama:"Talia!".
Lei si volta:"Celia, davvero non dovevi disturbarti. Tornerò presto".
"Lo so, lo so" replica Celia Jackson "Volevo solo...".
"Ti prego, non augurarmi buona fortuna. Di solito frasi del genere portano tremende sventure". Ad un tratto Talia nota un quasi impercettibile tremolio delle mani della sua amica. "Celia, ma ti senti bene? Vuoi la giornata libera?".
"Sto benissimo, solo lo smaltimento delle tensioni degli ultimi mesi. Non mi serve la giornata libera, sono stata lontana da questa azienda troppo tempo ormai".
"D' accordo. Ci sentiamo".
Mentre Talia Kruma esce, Celia si chiede se abbia agito per il verso giusto. Ma del resto, allo stato attuale, non può fare molto. Allo stato attuale.

Fogne di Tokyo.

Anche questa città proiettata nel futuro ha i suoi angoli di oscurità, angoli in cui la gente che rifiuta o viene rifiutata dalla società decide di rifugiarsi. E tra questi reietti, sei nuovi componenti si sono aggiunti: alcuni di loro hanno un aspetto insolito, ma la gente di qui non ci fa molto caso. A loro basta stare tranquilli, poi non importa chi siano i loro vicini: brave persone o traditori della patria... per loro non ha importanza.
"Dite bene voi" esclama Go Go Tomago "Passare al contrattacco. Ma come? I nostri volti sono su tutti i muri della città: come mettiamo il naso fuori da queste fogne, ci saranno tutti addosso".
"Ho incontrato altra gente perseguitata in passato" spiega Sole Ardente "Gente che si batteva per un mondo che non li desiderava. E la loro lotta alla fine ha dato dei frutti. Dobbiamo fare così anche noi, soprattutto adesso che non siamo più soli: c'è qui mia sorella ora".
"E quello strano tizio gigante?" chiede Silver Samurai.
"Non saprei dirti chi fosse. Ma si è rivelato per noi un prezioso aiuto e spero che si faccia rivedere. In ogni caso ricordatevi tutti una cosa: che scopriremo chi tira i fili al Giri Darkwind Plaza ad ogni costo. Anche delle nostre vite!".

CONTINUA...

PROSSIMAMENTE

Qualche flashback

Note dell' Autore: E' doveroso ricordare che la trama dell' adozione di Tony Stark del piccolo Andy Lowell trae origine dalla serie regolare di Iron Man. Tony ne ha chiesto l' affidamento attorno al 25° numero.
Joey è un personaggio apparso negli anni '70 in un celebre ciclo degli Inumani disegnato da Neal Adams. Per quanto ne so, il suo cognome non è mai stato rivelato.
Per quanto riguarda la saga di Bill Foster, tutti i Rising Suns citati sono già apparsi, a parte Chain, Taroc e Rolling Thunder da me ideati (insomma...).